BRUXELLES - Più flessibilità per il sostegno alle campagne di promozione dei produttori di vino europei. E' uno dei primi segnali che arriva dalla Commissione europea in risposta ai dazi Usa sull'agroalimentare Ue. Dopo gli incontri bilaterali avuti dal commissario Ue Phil Hogan con diversi ministri dell'agricoltura, tra cui Teresa Bellanova per l'Italia, a margine del Consiglio del 18 novembre, l'Esecutivo comunitario ha deciso di presentare un pacchetto di misure tra cui la proposta di aumentare il tasso di cofinanziamento Ue per i programmi di promozione del vino. I produttori, inoltre, saranno autorizzati a cambiare i mercati target delle loro campagne di marketing già approvate (ad esempio, spostandole dalla Cina agli Stati Uniti) e gli Stati membri potranno modificare i loro programmi nazionali più volte l'anno per inviti a presentare proposte per il sostegno più regolari. L'attuale limite di 5 anni al settore sarà revocato per aiutare i produttori a consolidare i mercati target e fino al 15 ottobre 2023 non ci saranno limiti alla durata delle campagne promozionali.
Le misure sono per tutti i produttori Ue, anche se i dazi colpiscono vini spagnoli e francesi, ma non quelli italiani. Misure ulteriori Ue, apprende Ansa, potranno essere prese in considerazione per altri settori colpiti da dazi sulla base dell'impatto sul mercato. Nel Consiglio agricoltura di ottobre, l'Italia aveva chiesto di valutare la possibilità di attivare l'aiuto per l'immagazzinamento dei formaggi.
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