BRUXELLES - Funzionari pubblici e governativi europei sono "largamente impreparati " ad affrontare le ingerenze dei regimi autocratici stranieri, in particolare da parte di Russia e Cina. Questo l'allarme riportato nel testo finale della commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulle ingerenze straniere stilato con i risultati di un'indagine durata 18 mesi ed approvato dalla commissione stessa con 25 voti a favore, 8 contrari e un astenuto. La relazione, che andrà al voto nella plenaria di marzo, segnala inoltre la continue pressioni di Mosca "per l'allentamento delle sanzioni e mitigare le conseguenze dell'isolamento internazionale attraverso accordi con partiti europei come l'austriaca Fpo, il francese Rassemblement National e la Lega italiana".
Per contrastare le minacce gli eurodeputati sollecitano l'Ue a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della disinformazione e di inasprire le regole di controllo di tale fenomeno sui social media. Il testo include anche alcune indicazioni per rafforzare la resilienza europea alla disinformazione come sostenere media e fact-checker, investire nelle competenze linguistiche per poter agire su più contenuti, considerare l'infrastruttura elettorale digitale come critica, fornire alternative di finanziamento agli investimenti diretti esteri cinesi e vietare il finanziamento estero dei partiti politici europei.
Il testo chiede inoltre alla Commissione di agire tempestivamente per migliorare la sicurezza informatica in Ue e classificare i software di sorveglianza, come Pegasus, per vietarne l'uso. Gli eurodeputati chiedono infine regole più severe per rendere più difficile agli Stati esteri di reclutare politici ed ex capi di governo. "Gli attori stranieri ostili hanno dichiarato una guerra ibrida all'Unione e ai suoi Stati membri.
Il rapporto formula una serie di importanti raccomandazioni per proteggere le nostre democrazie e garantire la sovranità europea. "Chiediamo alla Commissione e al Consiglio di attuarli senza perdere tempo", ha commentato il presidente della commissione, l'eurodeputato socialista francese Raphael Glucksmann.
"Con il rapporto della commissione sulle ingerenze straniere, il Parlamento europeo manda finalmente un messaggio molto chiaro e inequivocabile contro le interferenze straniere nei processi democratici e presenta proposte inequivocabili per contrastare qualsiasi tipo di interferenza. Per troppo tempo abbiamo sottovalutato gli effetti delle campagne di disinformazione sull'Ue e sui suoi membri." Così in una nota l'europarlamentare europeo del Pd Pierfrancesco Majorino.
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