BRUXELLES - Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, l'unità di cooperazione giudiziaria dell'Ue (Eurojust) lancia le operazioni del Core International Crimes Evidence Database (Ciced), una banca dati giudiziaria su misura per conservare, archiviare e analizzare le prove dei principali crimini internazionali in modalità sicura. "Niente può compensare la terribile perdita e distruzione che il popolo ucraino ha subito dall'inizio di questa guerra", ha dichiarato il presidente di Eurojust, Ladislav Hamran, in conferenza stampa, illustrando le iniziative messe in campo per "dare un sostegno concreto alle autorità che lavorano per ottenere giustizia per le vittime di questi orrendi crimini".
Il database Ciced, che supporterà le indagini nazionali e internazionali facendo luce sui singoli reati, ma anche sulle azioni sistemiche che vi sono dietro, verrà utilizzato per le inchieste sui crimini internazionali commessi in Ucraina e in altri altri conflitti. Hamran non ha specificato quanti dati sono stati raccolti finora, mentre la rappresentante dell'Ucraina a Eurojust, Myroslava Krasnoborova, ha riferito che nel paese sono stati registrati più di 71mila presunti crimini di guerra dall'inizio della guerra. "L'atrocità e la distruzione in Ucraina sono senza fine" ha dichiarato Krasnoborova, mettendo in evidenza la difficoltà nello svolgimento delle indagini, anche in considerazione dell'elevato numero di casi segnalati.
Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, sono stati registrati oltre 71 mila crimini di guerra, rende noto Krasnoborova, nella conferenza stampa in cui sono state illustrate le iniziative messe in campo dall'unità di cooperazione giudiziaria dell'Ue per dare un sostegno alle autorità nazionali nel perseguimento dei crimini di guerra commessi in Ucraina.
Finora sono 296 gli individui accusati di crimini di guerra, di cui 26 sono stati processati e condannati, ha spiegato la procuratrice, specificando che le condanne hanno riguardato diversi reati, tra cui stupro, trattamento crudele dei civili e bombardamento di edifici residenziali. "L'atrocità e la distruzione in Ucraina sono imponenti e senza fine" ha dichiarato Krasnoborova, sottolineando la difficoltà nello svolgimento delle indagini, anche in considerazione dell'elevato numero di casi segnalati. "Questo danno - ha aggiunto - non può essere riparato, ma ciò che possiamo fare è garantire che i responsabili siano assicurati alla giustizia".
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