BRUXELLES - "Basandomi sulla chiara posizione del Consiglio dell'Ue secondo cui Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale e garantendo la protezione di tutti i civili, sono sconvolto dall'elevato numero di vittime a seguito del bombardamento da parte di Israele del campo profughi di Jabalia". Lo dichiara su X l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell.
"La sicurezza e la protezione dei civili non è solo un obbligo morale, ma anche legale", afferma tra l'altro. Borrell sottolinea di esprimersi "sulla base della chiara posizione del Consiglio dell'Ue secondo cui Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale e garantendo la protezione di tutti i civili".
"Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha ricordato che il diritto internazionale umanitario non può essere applicato in modo selettivo, compresi i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione - aggiunge l'alto rappresentante dell'Ue -. Il diritto all'autodifesa dovrebbe sempre essere bilanciato dall'obbligo di risparmiare quanto più possibile i civili".
"Le leggi sulla guerra e sull'umanità devono essere sempre applicate, anche quando si tratta di assistenza umanitaria. Con la tragedia in corso a Gaza, l'Unione Europea ha chiesto dalla scorsa settimana corridoi umanitari e pause per i bisogni umanitari - afferma Borrell -. Ogni giorno che passa, la situazione diventa sempre più grave e questo diventa più urgente che mai".
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