La vendemmia turistica è da oggi
regolamentata grazie a un protocollo d'intesa sottoscritto fra
Ispettorato Nazionale del Lavoro e Associazione Nazionale Città
del Vino. L'accordo è stato firmato a Roma da Paolo Pennisi,
direttore generale dell'Ispettorato, e da Angelo Radica,
presidente di Città del Vino, nella sede centrale
dell'Ispettorato. "Andare a regolamentare la vendemmia turistica
- sottolinea Radica - significa dare un importante impulso
all'enoturismo, che in Italia vale già un giro d'affari di 2,5
miliardi di euro e 14 milioni di presenze. E' un'opportunità
ulteriore per tutti i territori enologici. Le cantine avranno
ora tutta la tranquillità di fare svolgere in sicurezza
un'esperienza turistica, senza incorrere in spiacevoli equivoci
con le autorità preposte ai controlli sul lavoro".
Nel documento si precisa che la vendemmia turistica - che
dovrà svolgersi con modalità che assicurino la salute e la
sicurezza dei turisti, anche con riferimento ad attrezzature,
indumenti e calzature - non può considerarsi rapporto di lavoro,
ma "si intende l'attività di raccolta dell'uva, non retribuita,
di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi,
avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e
correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive
del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine
locali nell'ambito di un'offerta turistica di tipo integrato".
Per lo svolgimento della vendemmia turistica, inoltre, "non può
essere corrisposto ai turisti alcun emolumento comunque
denominato, né in denaro né in natura. L'attività è ristretta a
poche ore alternativamente nella fascia oraria antimeridiana o
postmeridiana e non può ripetersi per più di due volte nella
stessa azienda vitivinicola nella stessa settimana". Idonei
cartelli escluderanno "in maniera tassativa lo svolgimento
promiscuo delle due attività".
Referenti aziendali/tutor qualificati, ovvero personale
aziendale dotato di adeguata e specifica formazione, dovranno
vigilare sul rispetto delle prescrizioni in materia di
sicurezza. Ognuno potrà seguire non più di 8 turisti, salvo
diverse disposizioni della normativa locale. Referenti e turisti
dovranno indossare un cartellino o braccialetto identificativo
rispettivamente con la scritta "tutor" e "vendemmiatore
turista". Ai turisti impegnati nella vendemmia dovrà, inoltre,
essere interdetto sia l'utilizzo di qualsiasi macchina agricola
sia lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico delle
cassette da uva.
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