"Affronteremo - ha aggiunto - l'esame sugli effetti della legge di stabilità nei prossimi due mesi in condizioni decisamente migliori sulla base di questa comunicazione sulla flessibilita'" .
"Considero questa comunicazione - ha proseguito Gualtieri - un cambiamento molto profondo della linea dell'austerità.
Finalmente si mettono da parte alcuni concetti, alcune ostinazioni burocratiche che negli ultimi anni hanno portato l'Europa in recessione e si pongono le condizioni per politiche di investimento, ancicliche, per avere una politica economica dell'Europa".
Gualtieri nega drasticamente la lettura secondo cui questa intesa abbia favorito Paesi come l'Italia e la Francia: "Qui non si tratta di fare un favore ad un Paese o ad un altro. E' l'Europa che si dota degli strumenti per fare una politica economica e non per applicare meccanicamente alcune formule. Si tratta di un grande successo per l'Italia, per il governo e per il Pd, che si e' sempre battuto per cambiare l'indirizzo, a partire dall'interpretazione del Patto. Siamo usciti da una logica dettata dal dogma del pareggio di bilancio, ad una in cui le regole del debito vengono applicate in mondo piu' ragionevole. Finalmente ci sono le condizioni, per parlare delle ricadute concrete sulla vita dei cittadini, di avere piu' crescita e piu' occupazione".
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