Più flessibilità per i fondi
europei destinati allo sviluppo rurale e da spendere entro il
2015, che interessano le Regioni in primis. La novità arriva
dalla Commissione Ue, che ha adottato un provvedimento per
aumentare le chances degli Stati membri ancora indietro con
l'uso del loro budget del Fondo europeo di sviluppo rurale per i
relativi programmi regionali, per il periodo 2007-2013.
Secondo le regole Ue infatti, tutti i fondi impegnati nel 2013
nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale vanno poi spesi
entro la fine di quest'anno. Per facilitare gli investimenti,
l'esecutivo Ue ha quindi deciso di consentire più flessibilità
per lo spostamento di una spesa da un asse all'altro d'azione
dei singoli programmi e di autorizzare un'estensione della
scadenza per riuscire a presentare queste modifiche.
Il provvedimento di Bruxelles arriva a seguito di espressa
richiesta da parte degli Stati membri, e prevede nello specifico
di permettere che fino al 5% del budget totale dei programmi di
sviluppo rurale, contro il 3% precedentemente concesso, possa
cambiare destinazione d'uso. Questa possibilità dovrebbe quindi
agevolare i programmi nazionali e regionali che ancora si
trovano in difficoltà rispetto agli impegni di spesa assunti e
di utilizzare al meglio le risorse europee dedicate alle aree
rurali ancora disponibili. (ANSA)
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