BRUXELLES - In base all'attuale direttiva Iva è giustificata una differenza di trattamento tra i libri cartacei e quelli digitali, in base a cui gli ebook non hanno diritto ad usufruire di un'aliquota Iva ridotta. E' quanto ha stabilito la Corte Ue con la sentenza odierna che conferma il parere dell'avvocato generale dello scorso settembre. Nel frattempo la Commissione Ue a inizio dicembre ha già presentato la proposta di una nuova direttiva sull'Iva per l'e-commerce con l'obiettivo di ammodernarla, includendo la possibilità di un taglio dell'imposta sul valore aggiunto anche per tutte le pubblicazioni digitali. Secondo i giudici di Lussemburgo, infatti, "il principio della parità di trattamento non osta a che libri, giornali e riviste digitali forniti per via elettronica siano esclusi dall'applicazione di un'aliquota Iva ridotta" in quanto la vecchia "direttiva Iva è valida sotto tale profilo". Unica eccezione, i "libri digitali forniti tramite un supporto fisico come un cd-rom". Questo "è la conseguenza del particolare regime di Iva applicabile al commercio elettronico".
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