ROMA - "Sarò domani a Downing Street per incontrare Theresa May e capire meglio il perché di questa accelerazione". Lo dice il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, intervistato dal Messaggero, sulla scelta della premier britannica di chiedere le elezioni anticipate. "Sicuramente - osserva - si tratta di una mossa intelligente della May che cerca di rafforzarsi al proprio interno nella consapevolezza che per i britannici la Brexit sarà tutt'altro che facile ed indolore. Altrimenti avrebbe lasciato che la legislatura si concludesse nel 2020, e dopo il negoziato, incassare il dividendo di quello che qualcuno in campagna elettorale spacciava come un affare".
Secondo Tajani, è evidente "che con le elezioni anticipate si cerchi di raccogliere il consenso prima che l'elettorato subisca le conseguenze della scelta" di lasciare l'Ue. Non ci sarà "nessuno slittamento" nelle trattative, afferma, "e non credo lo vogliano. Il mio incontro è sulla Brexit su esplicito invito del premier inglese. Insieme fisseremo una data a breve per l'audizione che la May farà in Parlamento". Vede altre velleità secessioniste? "Non mi sembra - risponde -. Dopo la sconfitta in Olanda non credo che i populisti abbiano più tante probabilità di successo".
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