BRUXELLES - La Commissione europea chiede all'Italia di compiere "maggiori sforzi per assicurare il ricollocamento di tutti i richiedenti asilo candidabili". Si legge nella tredicesima relazione sulle 'relocation' pubblicata da Bruxelles. "E' cruciale che l'Italia acceleri i suoi sforzi per centralizzare le procedure di ricollocamento in pochi centri", si afferma, spiegando anche che "la corrente pratica in base alla quale i profughi candidabili vengono distribuiti su tutto il territorio italiano complica il processo". Fino ad oggi l'Italia ha registrato 8.600 persone per i ricollocamenti, e di queste 6.896 sono state trasferite verso gli altri Stati.
Secondo le autorità italiane altri 700 sono in corso di registrazione. In aggiunta, altri 2.500 eritrei arrivati in Italia nel 2017 dovrebbero essere registrati velocemente. Si legge nel documento. D'altra parte si osserva che, solo nel 2016, sono stati 20.700 gli eritrei arrivati in Italia, ed è perciò "chiaro che solo la metà di questi sono stati registrati per lo schema dei ricollocamenti". "Per questo - si avverte - è cruciale che l'Italia identifichi e registri tutti i profughi candidabili presenti sul suo territorio, il più presto possibile".
La Commissione europea sollecita l'Italia a "compiere più sforzi" anche per il ricollocamento dei minori non accompagnati. Sono cinque in tutto quelli ricollocati dall'Italia - di questi, due nell'ultimo periodo verso la Norvegia -. Si legge nella tredicesima relazione sulle 'relocation' pubblicata oggi. Bruxelles sollecita a costruire "su queste prime esperienze" e invita a "standardizzare le procedure".
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