BRUXELLES - L'Agenzia europea del farmaco (Ema) si prepara a collaborare fin da subito con la nuova città che l'accoglierà, dopo il trasloco da Londra per la Brexit. A partire da lunedì - giorno in cui sarà decisa la nuova sede con una votazione segreta tra i 27 ministri dell'Unione, che designerà una delle 19 città candidate, tra cui Milano - l'Ema avrà meno di 17 mesi per concludere il suo trasferimento ed essere operativa per fine marzo 2019.
Molti gli aspetti che dovranno essere messi a punto prima che il lavoro nella nuova sede possa prendere il via, spiegano dall'Agenzia Ue. Tra i vari aspetti: la necessaria luce verde da parte di Autorità locali, Board di gestione Ema, e Autorità del budget Ue ai piani dell'edificio, processo che potrebbe richiedere tra i sei e gli otto mesi; ma anche l'adeguamento del palazzo alle esigenze dell'Agenzia, altra procedura che si prevede possa richiedere tra i 12 ed i 15 mesi.
Sotto il profilo pratico si dovranno, tra le altre cose, trovare posti negli istituti scolastici per i circa 600 figli dei dipendenti dell'Agenzia Ue, bambini e giovani di età diverse con specifiche esigenze linguistiche. Inoltre da febbraio 2018 la città ospitante dovrà diffondere informazioni sulle soluzioni abitative, visto che serviranno 890 alloggi di qualità, a costi accessibili, e ben collegate col trasporto pubblico. La scelta di Milano, candidatura che assieme a Bratislava, Amsterdam e Copenaghen è in pole position, ha una 'marcia in più' rispetto alle rivali, visto che offre una sede già pronta - l'iconico palazzo Pirelli - e infrastrutture all'avanguardia, tali da non far perdere neppure un giorno di lavoro ai dipendenti dell'agenzia.
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