BRUXELLES - L'Unione Europea "deve investire risorse analoghe a quelle utilizzate per la rotta dei Balcani per chiudere i corridoi del Mediterraneo centrale, promuovere stabilità e lotta al terrorismo. Questi fondi vanno spesi in Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Niger, Ciad o Mali". Lo ha detto il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, aprendo i lavori della conferenza di alto livello Ue-Africa. "Non vogliamo più assistere impotenti a flussi migratori incontrollati, a migliaia di morti nel deserto o nel mare, a mercanti di esseri umani, alla disperazione di chi nel XXI secolo non riesce a nutrire o curare i propri figli", ha proseguito Tajani. "Nell'immediato, dobbiamo rafforzare i controlli alle frontiere, gestire meglio le richieste di asilo, i respingimenti, i rimpatri", ha aggiunto. Secondo il presidente dell'Europarlamento, "dispiegare ingenti mezzi alle frontiere interne, non serve. E' solo propaganda. Servono, piuttosto, fondi adeguati per Frontex e per la nuova Guardia Costiera e di Frontiera Ue, che deve disporre di più uomini e mezzi. Gli stessi sistemi satellitare europei, Galileo e Copernico, così come lo sviluppo in comune di nuove tecnologie per la sicurezza, devono essere impiegati in questo senso. E' indispensabile anche armonizzare le condizioni per ottenere l'asilo e le procedure di rimpatrio, che devono essere rapide ed efficaci". "Nella scorsa sessione a Strasburgo, il Parlamento ha votato a larga maggioranza il mandato per una profonda riforma del regolamento di Dublino, al fine di renderlo più equo, solidale ed efficace. Ora spetta al Consiglio prendere posizione".
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