BRUXELLES - L'aumento delle risorse per i Paesi candidati all'Ue è destinato "principalmente ai Balcani occidentali" e solo in minor parte alla Turchia, ma "le allocazioni si adattano all'evoluzione delle politiche di Ankara", "intendiamo lavorare in futuro su specifiche tematiche e non per singolo Paese". Così il commissario Ue all'allargamento Johannes Hahn commentando la proposta di potenziamento dello strumento finanziario Ue pre-adesione per il periodo 2021-2027. "Per la Turchia bisogna distinguere tra i fondi pre-adesione e i fondi legati alla gestione della crisi dei rifugiati siriani, questi ultimi sono parzialmente esterni al bilancio Ue", sottolinea Hahn. Al momento i negoziati tra Bruxelles e Ankara sono congelati e la proposta del commissario è di "diminuire del 40% le risorse" pre-adesione già per il periodo 2018-2020, adattando le allocazioni future alle evoluzioni delle politiche governative. L'Ue, ha precisato Hahn, "continuerà a sostenere la Turchia nei settori dei trasporti e della società civile".
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