BRUXELLES - Il 20 agosto la Grecia uscirà dal programma di aiuti europeo, non dalla sorveglianza delle istituzioni Ue: la Commissione europea ha infatti deciso di attivare la cosiddetta 'sorveglianza rafforzata' per aiutare l'attuazione delle riforme concordate. La sorveglianza post-programma consentirà di monitorare in modo rigoroso la situazione economica, finanziaria e di bilancio della Grecia e la sua evoluzione.
"La sua attivazione è stata considerata appropriata a causa del protrarsi della crisi, del debito, della necessità di proseguire l'attuazione delle riforme e delle vulnerabilità ancora presenti", spiega Bruxelles. "È importante che continui a perseguire politiche macroeconomiche e di bilancio prudenti e che completi le riforme concordate. La sorveglianza rafforzata serve ad aiutare la Grecia a consolidare la fiducia dei mercati, degli investitori e delle imprese, che chiedono stabilità e prevedibilità", ha detto Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per l'euro.
"Non è un quarto programma, e non comporta nuovi impegni o nuove condizioni. Si tratta di un quadro per sostenere il completamento e la realizzazione delle riforme in corso", ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. Le missioni di verifica di Bce, Commissione Ue e Fmi saranno trimestrali.
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