BRUXELLES - Sostenere ed estendere il 'modello Niger' per ridurre il numero di migranti in transito verso la Libia da dove partono per la traversata del Mediterraneo diretti in Italia. E' lo scopo della missione in Niger di oggi e domani del presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, che a Niamey avrà incontri ad ampio raggio con interlocutori di tutto il Sahel e guiderà sul posto una sostanziosa delegazione di esperti Ue, organizzazioni internazionali e anche imprenditori europei.
"Il Niger sta avendo un ruolo chiave per ridurre drasticamente i flussi di migranti irregolari verso la Libia e l'Ue", ha dichiarato Tajani alla vigilia della sua visita che "punta a rafforzare la cooperazione strategica con questo Paese, individuando soluzioni concrete per promuovere maggiori investimenti e finanziamenti Ue". Il presidente dell'Eurocamera visiterà infatti anche un centro per i rifugiati gestito dall'Unhcr, oltre ad alcuni siti industriali locali.
Nel programma della due giorni nigerina, Tajani avrà bilaterali con il presidente del Niger Mahamadou Issoufou, il presidente dell'Assemblea nazionale nigerina Ousseini Tini, e il premier Brigi Rafini, poi incontri con i presidenti delle assemblee nazionali del G5 Sahel (Niger, Mali, Burkina Faso, Mauritania e Ciad) e il segretario generale della Comunità dei 29 Stati del Sahel e del Sahara (Cen-Sad) Ibrahim Sani Abani.
Della delegazione europea faranno parte rappresentanti di Parlamento, Commissione e Bei, ma anche di Unido, Fao e settore privato europeo tra cui, per l'Italia, Enel, Confagricoltura e Coldiretti, oltre agli esperti del Crea. Si terranno infatti due conferenze su investimenti e trasferimenti tecnologici incentrate su digitalizzazione, agricoltura, gestione delle risorse idriche e rinnovabili per promuovere partenariati e investimenti, oltre all'impiego dei sistemi satellitari europei di Egnos, Galileo e Copernicus per agricoltura, trasporto aereo e controllo delle frontiere.
"L'obiettivo della visita è rafforzare i legami politici, promuovere gli investimenti e il trasferimento tecnologico in Niger", perché, ha avvertito Tajani, "solo attraverso un'azione globale che coinvolga tutti i mezzi e le risorse Ue, in stretta cooperazione con gli attori internazionali e del settore privato, possiamo fornire delle risposte concrete e solide alla povertà, all'immigrazione e alla sicurezza in Africa".
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