BOLZANO - Berlino e Vienna sostengono il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker nell'intento di rafforzare Frontex. L'ampliamento "non deve però avvenire chissà quando, ma entro il 2020", ha detto il cancelliere austriaco e presidente di turno dell'Unione europea Sebastian Kurz a Berlino, dopo un incontro domenica con la sua omologa tedesca Angela Merkel. Sull'immigrazione, ha aggiunto, serve una svolta: l'obiettivo "è quello di non far neanche partire le barche". Tema centrale dell'incontro, fissato in vista del vertice straordinario mercoledì e giovedì prossimo a Salisburgo, è stata la questione migranti. Piena condivisione per la proposta di Juncker, anche se il cancellerie austriaco stringe sui tempi. Kurz vuole portare a termine il 'suo' semestre con dei risultati concreti. Durante un breve statement congiunto il presidente di turno ha ribadito la necessità, appunto, di "portare a termine la svolta nella politica migratoria". Il giovane leader dei popolari austriaci è tornato a evidenziare che solo con controlli funzionanti dei confini esterni dell'Unione possono venire meno i controlli interni. Kurz punta in realtà a un sistema di controlli fuori dall'Ue con l'obiettivo "di non fare neanche partire le barche".
A dicembre, con il semestre austriaco agli sgoccioli, Vienna ospiterà un summit sull'Africa. Merkel ha sottolineato l'importanza di "occuparsi maggiormente" di questo continente. La cancelliera ha perciò proposto di "dividersi il lavoro" all'interno dell'Unione. "L'Africa è composta da tanti stati e non possiamo occuparci di tutti", ha spiegato.
Nella mattinata di domenica Kurz ha incontrato, assieme al presidente del consiglio europeo Donald Tusk, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Berlino è stata poi una tappa verso Parigi, dove oggi incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron. Il cancelliere insisterà, con ogni probabilità, sulla creazione di piattaforme di sbarco al di fuori dell'Unione. Merkel, a sua volta, è in partenza per Algeri. A Berlino Kurz e Merkel hanno comunque sottolineato che a Salisburgo non ci saranno delibere, ma sarà discussa la tabella di marcia in vista delle elezioni europee del 2019.
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