STRASBURGO - "Personalmente, resto convinto della bontà del progetto dell'Euro. Ma l'euro non è fine a sé stesso. Deve essere uno strumento per realizzare un'economia sociale di mercato, con l'obiettivo di portare prosperità e lavoro a tutti cittadini europei". Lo ha detto alla Plenaria a Strasburgo il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in occasione della cerimonia per i 20 anni dell'euro. "E' dunque imperativo finire l'edifico che abbiamo cominciato costruire. L'Unione Bancaria e il Mercato dei Capitali vanno completati al più presto, così come vanno portate avanti l'Unione fiscale e quella economica - ha aggiunto Tajani -, non possiamo rimanere in mezzo al guado, dove rischiamo di essere travolti da una nuova crisi".
"Oggi celebriamo l'anniversario dei 20 anni della nostra moneta - ha precisato -. L'Euro è utilizzato da 340 milioni di cittadini europei, ed è la seconda moneta più importante al mondo. Secondo l'ultimo sondaggio Eurobarometro, tre europei su quattro danno un giudizio positivo sulla moneta unica. L'Euro ha reso più trasparente e competitivo il nostro mercato interno, facilitando le transazioni, gli spostamenti, il commercio, il turismo". Tajani ha poi sottolineato che "durante la crisi economica, anche grazie al Quantitative Easing deciso dalla Bce, la moneta comune ha svolto una funzione di scudo, evitando il collasso delle economie più deboli", ma "la crisi ha anche evidenziato il mancato completamento dell'edificio dell'Euro e alcuni errori compiuti nella gestione del problema dei debiti sovrani".
Il presidente dell'Eurocamera ha poi "riconosciuto che non tutti sono convinti del buon funzionamento della moneta unica. Anche in quest'aula, vi sono colleghi che criticano la costruzione dell'euro, e che considerano l'Unione Monetaria e gli eccessi di austerità come un freno alla crescita e all'occupazione". "Il mio appello è che quella di oggi non sia una mera celebrazione, dove ci culliamo sugli allori, ma una presa d'atto dei problemi ancora aperti. Chiedo un'assunzione di responsabilità ai leader europei per avviare urgentemente quei cambiamenti necessari per rafforzare l'euro e rilanciare crescita e occupazione".
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