LONDRA - Risale la tensione sulla Brexit a Londra alla vigilia della presentazione ai Comuni delle linee di un possibile 'piano B' da parte della premier Theresa May dopo la sonora bocciatura della sua precedente proposta d'accordo. Ad alimentarle è una mozione annunciata per oggi da un fronte formato da deputati delle opposizioni e ribelli Tory che mira a imporre all'esecutivo l'obbligo di chiedere a Bruxelles un'estensione dell'articolo 50 e un rinvio dell'uscita dall'Ue già fissata per i 29 marzo laddove la premier non fosse in grado di far approvare in Parlamento un nuovo piano per fine febbraio.
L'iniziativa, promossa dalla laburista Yvette Cooper e dal conservatore eurofilo Nick Boles, si affianca a un emendamento analogo preannunciato da Dominic Greve, capofila dei dissidenti Tory pro-Remain. E secondo il Guardian ha il sostegno anche del leader del Labour, Jeremy Corbyn, deciso a evitare il rischio che il governo possa dar luogo alla fine a una Brexit no deal. Un portavoce di Downing Street ha tuttavia messo in guardia contro ogni "manovra parlamentare" destinata potenzialmente a suo dire sabotare il divorzio dall'Ue. "Il popolo britannico ha votato per la Brexit ed è cruciale che i politici ne rispettino il verdetto", ha ammonito, respingendo ogni "tentativo" di impedire al governo di garantire "un'uscita ordinata".
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