BRUXELLES - La strategia del ministro dell'Interno Matteo Salvini sui migranti "isola l'Italia, la 'ungherizza' e io francamente non credo che l'Ungheria sia il nostro modello". Così Enrico Letta a margine di un evento organizzato a Bruxelles sulle migrazioni. "Che l'Italia dopo 70 anni di vita comunitaria sia diventata una copia dell'Ungheria a me fa molto senso - precisa -. Aggiungo anche che le soluzioni" prospettate dal governo italiano "rendono continuamente terremotata la questione, emergenziale" e allo stesso tempo "non rendono possibile per chi è sul terreno, ad esempio i sindaci, di gestire la questione". Secondo Letta la soluzione adottata fino ad ora dall'Italia "non vuole risolvere la crisi migratoria ed i problemi dell'immigrazione", ma "vuole tenerli aperti sfruttando così i drammi e le paure delle persone".
L'ex premier è a Bruxelles per presentare delle proposte sulla questione migratoria "per risolvere la situazione e far sì che nostri cittadini non debbano avere paure". Una prospettiva diversa rispetto alla "logica di Salvini" che "aumenta a dismisura e cerca di rendere permanenti" tali paure. Quanto sta accadendo sui migranti "è un film voluto, un modo di rendere seriale la questione" in modo "che ogni arrivo diventi un caso emergenziale del quale si parli per giorni e giorni", prosegue Letta, sottolineando che "l'unica finalità è di far sì che l'emergenza continui". Secondo Letta si tratta del "metodo Trump", vale a dire "è l'uso politico dei migranti giocato attraverso la frammentazione dei casi e con questa logica seriale". Secondo Letta "bisogna interrompere questo meccanismo perverso, che fa si che ognuna di queste situazioni diventi emergenziale e fa passare in Italia il messaggio che siamo sotto un'invasione, che non è così". "Le proposte che presentiamo qui a Bruxelles come istituto Delors - conclude - vanno nella logica di rendere strutturali le risposte e non di rendere seriale l'emergenza".
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