BRUXELLES - Alla riunione degli ambasciatori Ue dei 27 di ieri sera è emersa un'indicazione per un'estensione tecnica breve della permanenza del Regno Unito nell'Unione, in caso di voto positivo a Westminster, limitata a maggio e non fino al 30 giugno, come invece richiesto dalla premier britannica Theresa May nella sua lettera. Molti rappresentanti delle cancellerie europee hanno infatti indicato la necessità che non ci siano interferenze tra la Brexit ed il voto delle Europee di fine maggio. Lo spiegano fonti diplomatiche europee. La questione sarà dibattuta anche oggi al summit dei capi di stato e di governo, che si riunirà in formato a 27 nel pomeriggio.
Alla sessione sulla Brexit sono dedicate quattro ore del vertice, e si concluderà con conclusioni scritte e una conferenza stampa dei presidenti della Commissione e del Consiglio europeo Jean Claude Juncker e Donald Tusk, prevista intorno alle 19:30. Tra gli altri, i leader discuteranno dello scenario di un voto positivo a Westminster la settimana prossima, con una decisione di proroga che potrebbe essere formalizzata con procedura scritta subito dopo. In caso di una nuova bocciatura ai Comuni, Tusk sarebbe invece pronto a convocare un vertice straordinario, forse il 28 marzo, un giorno prima della data prevista per la Brexit.
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