STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha esortato la Commissione europea a condannare tutti gli atti pubblici di discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (Lgbti), ed in particolare le cosiddette "zone franche Lgbti" in Polonia. Nella risoluzione adottata oggi con 436 voti favorevoli, 107 contrari e 105 astensioni, il Parlamento ha espresso "profonda preoccupazione per il crescente numero di attacchi contro le persone Lgbti nell'Ue da parte di Stati, funzionari statali, governi nazionali e locali e politici".
Nel testo si citano "alcuni esempi recenti che includono dichiarazioni omofobe effettuate durante una campagna referendaria in Romania e discorsi di odio nei confronti delle persone Lgbti nel contesto delle elezioni in Estonia, Spagna, Regno Unito, Ungheria e Polonia". In particolare per quanto riguarda la Polonia la Plenaria ha chiesto la revoca delle risoluzioni che attaccano i diritti delle persone gay, condannando l'istituzione, dall'inizio del 2019, delle aree "libere dall'ideologia Lgbti" da parte di decine di comuni, contee e regioni del sud-est della Polonia.
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