BRUXELLES - Nel primo trimestre 2020 l'Italia ha registrato, insieme alla Francia, il maggiore calo del Pil in Europa (-5,3%). Lo comunica Eurostat, precisando che il Pil è calato del 3,6% nella zona euro e del 3,2% nell'Ue-27 rispetto al trimestre precedente. L'istituto di statistica rivede così leggermente al rialzo la stima flash del 30 aprile (-3,8% nell'eurozona, -3,5% nell'Ue). Si tratta del calo più importante dal 1995.
Nel quarto trimestre del 2019 il Pil era aumentato dello 0,1% sia nell'eurozona che nell'Ue a 27. Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, il Pil è calato del 3,1% nella zona euro e del 2,6% nell'Ue. E' il calo più importante dal terzo trimestre del 2009. Dopo quello di Italia e Francia, il secondo maggiore crollo del Pil si è registrato in Spagna e Slovacchia (-5,2%). Gli unici Paesi Ue (i dati del Lussemburgo non sono disponibili) in cui si è verificata una crescita nel primo trimestre sono Irlanda (+1,2%), Bulgaria, Romania (+0,3% ciascuno) e Svezia (+0,1%).
Sempre nel primo trimestre 2020, il tasso di occupazione è sceso dello 0,2% nella zona euro e dello 0,1% nell'Ue rispetto al trimestre precedente. Si tratta del primo calo dal secondo trimestre 2013 per l'eurozona e dal primo trimestre 2013 per l'Ue. Nell'ultimo trimestre 2019 c'era stato un aumento dello 0,3% nella zona euro e dello 0,2% nell'Unione. Il maggiore crollo si è registrato in Spagna (-1%) e Bulgaria (-0,9%). In Italia il calo è stato dello 0,3%.
"La caduta del Pil nel primo trimestre conferma le previsioni della Commissione e l'importanza dell'impegno comune per la ripresa": così il commissario all'Economia Paolo Gentiloni commenta in un tweet il calo del Pil del primo trimestre fotografato da Eurostat.
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