La Commissione europea "ha concordato con Moderna la fornitura di fino a 160 milioni di dosi di vaccino, ma ora dobbiamo continuare a negoziare per tradurre tale volontà in un contratto". Lo ha affermato uno dei portavoce della Commissione europea, precisando che Bruxelles vuole creare "un portafoglio di diversi vaccini, ma non sappiamo allo stato attuale quale di questi potrà essere sicuro", ha aggiunto.
La società americana di biotecnologia Moderna ha avvertito l'Europa che il prolungarsi dei negoziati per comprare dosi del suo vaccino anti-Covid rischia di rallentarne la distribuzione, mentre altri Paesi hanno la priorità perché hanno firmato già da mesi. Lo ha detto il Ceo di Moderna, Stéphane Bancel, in un'intervista all'Afp. "E' chiaro che il ritardo non limiterà la quantità totale (di dosi, ndr), ma rallenterà la distribuzione", ha detto Bancel. Gli Stati Uniti hanno prenotato 100 milioni di dosi all'inizio di agosto e "abbiamo già diversi milioni di dosi in magazzino" negli Usa, pronte a essere distribuite non appena ci sarà l'autorizzazione al commercio, presumibilmente a dicembre.
Negli Stati Uniti sono già stati prodotti "diversi milioni di dosi" del vaccino anti-Covid di Moderna, ha annunciato il Ceo dell'azienda americana, Stéphane Bancel, all'Afp.
"La Commissione Europea ha anche approvato un quinto contratto con l'azienda farmaceutica europea CureVac che prevede l'acquisto iniziale di 225 milioni di dosi per conto di tutti gli Stati membri dell'Ue, più un'opzione per richiedere fino a ulteriori 180 milioni di dosi, da fornire una volta che il vaccino ha dimostrato di essere sicuro ed efficace contro il Covid-19". Lo rende noto la Commissione Ue. CureVac è una società con sede in Germania, e a luglio aveva firmato un contratto di prestito da 75 milioni di euro con la Banca europea per gli investimenti per lo sviluppo e la produzione su larga scala di vaccini, compreso quello contro la Covid-19. CureVac, infatti, sperimenta lo sviluppo di una nuova classe di vaccini basati sull'RNA messaggero (mRNA). Con il contratto di oggi l'Ue amplia il portafoglio di vaccini da produrre per l'Ue, dopo gli accordi firmati con AstraZeneca, Sanofi-GSK, Janssen Pharmaceutica NV e BioNtech-Pfizer, e i colloqui esplorativi con esito positivo avuti con Moderna. In tutti i casi, una volta che i vaccini abbiano dimostrato la loro efficacia, gli Stati membri Ue possono decidere di donare a paesi a reddito medio e basso o di reindirizzarlo ad altri paesi europei
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