BRUXELLES - La Commissione ritiene che la normativa italiana sulle concessioni balneari "scoraggi gli investimenti in un settore fondamentale per l'economia italiana già duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, causando nel contempo una perdita di reddito potenzialmente significativa per le autorità locali italiane": lo scrive Bruxelles nella comunicazione con cui ha avviato la procedura d'infrazione contro l'Italia. La normativa "oltre a essere incompatibile con il diritto dell'Ue, è in contrasto con la sostanza della sentenza della Corte Ue e crea incertezza giuridica per i servizi turistici balneari", aggiunge.
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