BRUXELLES - "Credo che il 2021 sarà l'anno in cui il mondo volterà pagina per il nostro pianeta. Tra pochi mesi, il mondo si riunirà a Kunming, in Cina. Questa COP15 per la natura deve essere come la COP21 per il clima. Abbiamo bisogno che sia accompagnato ad un accordo come quello di Parigi. Ambizioso, globale e rivoluzionario". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo al 'One Planet Summit' per la biodiversità, a Parigi.
"Se non agiamo con urgenza per proteggere la nostra natura, potremmo essere già all'inizio di un'era di pandemie" ha detto von der Leyen. "Abbiamo parlato molto dei legami tra perdita di biodiversità e Covid. Ma questo non è il primo, l'ultimo o anche il più significativo esempio". Basti pensare a "come si ritiene sia iniziata una delle epidemie più letali di Ebola".
"L'Europa è pronta a fare da apripista e spero che altri si uniranno a noi in questo sforzo" sull'ambiente ha detto von der Leyen, annunciando che "entro la fine del 2021" sarà proposta una "nuova normativa per ridurre al minimo il rischio di immissione sul mercato dell'Ue di prodotti legati alla deforestazione globale". "Essere una grande economia e una superpotenza commerciale comporta delle responsabilità. E' nostro dovere garantire che il nostro mercato unico non guidi la deforestazione nelle comunità locali in altre parti del mondo", ha evidenziato la presidente.
"Mobiliteremo anche più dei 700 milioni di euro all'anno già raccolti per il progetto Great Green Wall. Più partner e più Stati membri si uniscono e investono: più possiamo fare. Questo è lo spirito di Team Europe e sono certa che possiamo fare molto di più lavorando con i nostri partner africani. Ciò dimostra che voltare pagina a favore della natura dipende tutto dall'azione locale e dall'ambizione globale", ha detto von der Leyen.
"Con il Green Deal europeo, stiamo intensificando la nostra azione e ambizione, sia a livello locale che globale. Le nostre nuove strategie per la biodiversità e 'Farm to fork' apriranno la strada. Esse definiscono le ambizioni dell'Ue di proteggere il 30% delle aree terrestri e marittime, in Europa e nel mondo. Ci aiuteranno a ripristinare i fiumi e a piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030. Aiuteranno a riportare gli impollinatori nei terreni agricoli e a ridurre l'uso e il rischio di pesticidi nocivi".
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