MOSCA - "Crediamo che la sentenza sia motivata politicamente. Nel 2017, la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva già stabilito che la condanna di Navalny era illegale e arbitraria". Lo ha detto l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, in un'intervista rilasciata a Interfax in occasione della sua visita a Mosca. "Non si tratta d'ingerenza negli affari interni, si tratta di principi universali e d'impegni internazionali anche nei confronti dei propri cittadini che la Russia ha sottoscritto come membro del Consiglio d'Europa e come Stato partecipante all'OSCE", ha detto Borrell.
"Le nostre relazioni si sono deteriorate negli ultimi dieci anni, soprattutto dopo l'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia nel 2014, e sono state segnate da una mancanza di fiducia. Oggi, fondamentalmente, ci vediamo come rivali e concorrenti e non come partner”, ha proseguito Borrell. "Tuttavia, i nostri canali di comunicazione sono rimasti e devono rimanere aperti. Ma non sempre sono stati utilizzati a sufficienza", ha detto.
Borrell si è poi soffermato sulla questione energetica, spiegando che l’Ue non favorisce il gas russo o il gas naturale liquefatto (GNL) degli Stati Uniti, perché ciò che conta di più per Bruxelles è un mercato del gas ben regolamentato e trasparente. "La vera concorrenza al gas naturale è un mondo senza uso di combustibili fossili, che è necessario per la nostra azione globale sul clima e che dovrebbe essere il nostro vero obiettivo", ha detto.
“Quindi il nostro focus nelle relazioni energetiche con la Russia in futuro dovrebbe essere incentrato sulla transizione energetica. E il gas naturale giocherà un ruolo chiave in questa transizione", ha proseguito Borrell. Per quanto riguarda il contestato progetto Nord Stream 2, Borrell ha detto che "spetta agli Stati membri dell'UE coinvolti decidere se costruire questo gasdotto". "Noi, come Commissione europea, insistiamo sul fatto che il gasdotto sia conforme a tutta la legislazione UE applicabile", ha chiosato.
Borrell sarà a Mosca da stasera fino a sabato 6 febbraio, nel primo viaggio di un Alto rappresentante in Russia, dal 2017. Domani Borrell vedrà il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, e nel corso della sua visita incontrerà anche interlocutori della società civile e del mondo accademico.
L'Alto rappresentante "porterà a Mosca i messaggi dell'Ue. Il caso Navalny e l'arresto dei manifestanti sarà uno degli elementi di priorità: la situazione per l'Unione è inaccettabile e la richiesta è chiara e forte, vanno rilasciati subito”, ha dichiarato il portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna, Peter Stano, ad una domanda, senza però entrare nei dettagli su eventuali incontri tra Borrell e Navalny.
Oltre al caso Navalny e le preoccupazioni per le libertà fondamentali e i diritti umani nel Paese, Borrell affronterà discussioni sulle azioni russe in Ucraina e nei Paesi del vicinato; sull'importanza di continuare ad attuare l'accordo sul nucleare iraniano; sulla risposta globale alla pandemia di coronavirus; e sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Borrell aggiornerà i ministri dell'Estero Ue sul suo viaggio al Consiglio del 22 febbraio, dove verrà ripreso in mano il dossier Navalny e l'ipotesi di eventuali sanzioni. Il tema sarà affrontato anche al vertice dei leader di marzo, dove è in programma una discussione strategica sulle relazioni Ue-Russia.
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