BRUXELLES - Dopo una prima intesa tra i leader Ue, Bruxelles è al lavoro per dare vita a un pass vaccinale europeo. I prerequisiti tecnici iniziano a delinearsi, secondo quanto riferiscono fonti Ue, che spiegano che l'intenzione è di creare un database comune per la registrazione delle vaccinazioni e un codice QR personalizzato riconosciuto in tutti gli Stati membri.
Secondo quanto si apprende, il compito di sviluppare il sistema europeo inter-operabile, che riduca le procedure amministrative e scongiuri iniziative unilaterali degli Stati membri, è stato affidato a un gruppo di lavoro in seno alla Commissione Ue formato dagli esperti di tre unità (Connettività, Salute e Giustizia) e guidato dal commissario per la Giustizia, Didier Reynders.
Il certificato digitale, pensato per essere conservato sugli smartphone, conterrà informazioni semplici e rilevanti per attraversare i confini, come l'avvenuta vaccinazione, la negatività ad un test Pcr o l'immunità al Covid-19 acquisita contraendo la malattia. I tempi per la realizzazione del pass sono ancora incerti, ma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha chiarito che serviranno almeno tre mesi prima che sia pronto per l'uso.
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