BRUXELLES - "Nel sistema europeo è la scienza a guidare l'autorizzazione dei vaccini. Non la politica. Questa ondata di dubbi" su AstraZeneca "mette l'Ema al centro, ma per la Commissione c'è solo una strada, quella dell'Ema. Basiamo la nostra politica sulla scienza. Questo è il modo europeo". Così il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, in un'intervista all'ANSA. L'agenzia è stata creata "affinché gli Stati ne seguano il parere, non viceversa. L'Ema per ora mantiene il parere originale. L'Agenzia ne sta parlando anche con gli esperti della controparte britannica. Giovedì sarà il momento della verità".
La distribuzione di trecento milioni di dosi di vaccino per l'Ue per il secondo trimestre è un numero che resta in piedi. "Quanto avviene con AstraZeneca non mette in questione la distribuzione delle dosi, ma il loro utilizzo. Noi mettiamo questo numero di dosi a disposizione degli Stati membri ma non gestiamo i loro piani vaccinali", ha dichiarato Schinas. "E' ragionevole dire che restiamo sull'obiettivo perché Pfizer produce molto di più, e perché Johnson & Johnson ha un nuovo accordo con un sito in Germania, per il 'fill and finish'".
"Non facciamo geopolitica attraverso il programma dei vaccini. Il nostro nemico è il virus e lavoriamo per i cittadini europei, non lavoriamo contro alcuno", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, in merito a illazioni di chi vede mosse geopolitiche in quanto avviene per Sputnik, ma anche per Astrazeneca. Se il vaccino Sputnik V "è approvato dall'Ema e c'è appetito da parte degli Stati membri affinché la Commissione si muova" per includerlo nella strategia europea. Vedremo", commenta.
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