ROMA - "Finora Covax ha assicurato quasi 30 milioni di dosi, il nostro auspicio è rendere sempre più efficace questo meccanismo". Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. "Sulla campagna vaccinale è necessario rafforzare la credibilità dell'Ue", aggiunge.
"ll dispositivo Covax - ha spiegato Draghi - è lo strumento migliore per raggiungere" l'obiettivo di rafforzare la credibilità europea sui vaccini. "Gli Stati aderenti includono Stati Uniti e Cina - ha aggiunto -. L'Unione Europea vi partecipa in modo cospicuo: la Commissione Europea ha infatti impegnato un miliardo di euro. L'Italia è stata tra i primi Paesi a contribuirvi nel 2020, con 86 milioni di euro. Il grande merito di Covax è garantire la distribuzione dei vaccini secondo le effettive necessità dei Paesi riceventi, e non in base all'interesse politico o economico o geopolitico dei donatori".
"La pandemia - ha proseguito - rende evidente l'opportunità di investire sulla capacità produttiva di vaccini in Europa. Dobbiamo costruire una filiera che non sia vulnerabile rispetto agli shock e alle decisioni che vengono dall'esterno. E abbiamo già iniziato a stabilire accordi di partnership con case internazionali per la produzione in Italia."
"Alcune iniziative di politica industriale comune possono contribuire a rafforzare la capacità d'innovazione in Europa, soprattutto in quei settori in cui l'Ue è rimasta indietro. Penso alla crescita di nuove grandi imprese che operino nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT).", ha detto Draghi.
"Al Consiglio Europeo - ha ricordato - verranno trattati anche temi relativi al mercato unico, alla politica industriale e alla digitalizzazione. Non c'è per me veramente bisogno di ribadire l'importanza del mercato unico per il nostro sviluppo e per il processo di integrazione europea."
"Dal 1992 al 2018, le esportazioni tra Paesi europei sono cresciute fino a raggiungere il 20% del prodotto interno lordo dell'Unione. Dimostrando quindi che un mercato europeo unico, coeso, con stessi standard, permette anche uno sviluppo delle esportazioni intraeuropee, quindi dovremo gradualmente dipendere sempre meno dal resto del mondo per le nostre esportazioni, come avviene a tuti i grandi mercati, tutti i grandi Paesi. E poi sono cresciute moltissimo le catene del valore, attraverso i vari Paesi europei. Anche gli investimenti diretti esteri dal resto dell'UE verso l'Italia, con il rafforzarsi del mercato unico, sono aumentati".
"Un futuro migliore per l'Europa unita passa attraverso un'azione concreta sull'occupazione, soprattutto giovanile, sulle pari opportunità, sui diritti sociali. Vogliamo organizzare e occuparci di questi temi in un "Vertice Sociale" che sarà organizzato il 7-8 maggio dalla Presidenza di turno portoghese del Consiglio dell'Unione europea - ha dichiarato il premier - ed è il tema che dobbiamo mettere al centro della Conferenza sul Futuro dell'Europa che prenderà il via il 9 maggio".
"I giovani e l'occupazione giovanile: questo è al centro del futuro dell'Europa. Per questo appuntamento sollecitiamo la partecipazione attiva di tutti i cittadini europei e dei parlamenti nazionali", ha spiegato Draghi, aggiungendo: "l'uscita dalla pandemia rappresenta la principale sfida di tutti i governi europei, ma non è l'unica. E noi abbiamo ora un atteggiamento di coloro che spronano gli altri partner e sono essi stessi consapevoli della necessità di agire urgentemente, con efficacia, senza perdere un attimo."
"Nel mio primo discorso in Senato ho indicato come l'ancoraggio alle relazioni transatlantiche sia, insieme all'europeismo, uno dei pilastri della politica estera di questo Governo. Intendiamo perseguirlo sia sul piano bilaterale, sia negli ambiti multilaterali, come la presidenza italiana del G20.", ha aggiunto Draghi, esprimendo "forte soddisfazione" per la presenza, domani, del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, al Consiglio Ue.
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