BRUXELLES - Il campo di gioco è quello delle norme Ue sulla concorrenza, ma la partita somiglia molto "a un tavolo di poker dove tutti bluffano ed è difficile dire come andrà a finire". Così l'avvocato spagnolo Josè Paez, esperto di diritto sportivo che insieme ai colleghi dello studio legale Nebot &Paez, sta analizzando la vicenda, vede lo scontro giuridico che potrebbe essere innescato dal progetto della 'Superlega'. Appellandosi alle regole del diritto europeo in materia di libera concorrenza le parti in causa potrebbero finire davanti alla Corte di giustizia, come già accaduto in precedenza per casi simili ma mediaticamente molto meno rilevanti.
Secondo Paez "la minaccia di vietare ai calciatori delle squadre che dovessero partecipare alla Superlega di giocare nelle nazionali non ha senso" proprio alla luce della sentenza con cui nel 2020 il Tribunale Ue ha giudicato in contrasto con le norme sulla concorrenza le severe sanzioni contro gli atleti che partecipano a gare di pattinaggio di velocità non riconosciute dalla federazione. Ma per Paez anche la Superlega "deve fare attenzione a come si muove, perchè le squadre sono concorrenti e invece si metterebbero d'accordo" formando di fatto un cartello, "per andare contro il sistema Champions. Vedo anche molto difficile dire che chi partecipa alla Superlega non gioca nella Champions". Insomma la storia della partita legale che si potrebbe giocare sul campo della Superlega è ancora tutta da scrivere.
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