BRUXELLES - "Se, da un lato, dobbiamo rimanere vigili per evitare che le emergenze diventino scorciatoie per reprimere il dissenso o per introdurre norme autoritarie, dall'altro agli attivisti 'No Mask/No Vax/No Pass' va detto chiaramente che la libertà che reclamano è dannosa per gli altri. La libertà di espressione e il diritto di manifestare pacificamente devono essere sempre sostenuti; l'intolleranza e la violenza, invece, non sono accettabili". Così il sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova al Seminario organizzato dall'Istituto Egmont sui diritti umani e pandemia a Bruxelles.
"L'esperienza della pandemia sottolinea con forza che i diritti umani e la salute pubblica non sono una scelta 'o/o', come correttamente sottolineato dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali", ha proseguito Della Vedova. "Sappiamo per esperienza, nel rispondere ad altre epidemie, che le misure di sanità pubblica che rispettano i diritti umani si dimostreranno più efficaci in termini di risultati sanitari. Tuttavia, poiché cambiano costantemente alla luce delle circostanze, le misure che limitano i diritti devono essere valutate rigorosamente in termini di necessità, proporzionalità e non discriminazione".
"Il green pass è un eccellente punto di equilibrio in termini pragmatici, mi auguro che questa discussione che è in corso porti tutta la maggioranza che sostiene il premier Mario Draghi all'utilizzo dell'estensione del green pass", ha detto Della Vedova incontrando i giornalisti a Bruxelles. "Le vaccinazioni di massa sono lo strumento più efficace per contrastare l'epidemia - ha aggiunto - chi decide di non accedere alla vaccinazione sa che va incontro a restrizioni. In questa fase trovo giusto concentrarsi sull'estensione del green pass".
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