STRASBURGO - La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha condannato la Turchia per la detenzione provvisoria, durata oltre 2 anni e 8 mesi, di Tuncer Bakirhan, ex sindaco curdo di Siirti, città nel sud est del Paese. Eletto primo cittadino nel 2014 nelle file del Partito per la pace e la democrazia, Bakirhan fu arrestato il 16 novembre 2016 e poi sollevato dalle sue funzioni. L'uomo, accusato di appartenere al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) e di fare propaganda, è stato liberato l'11 ottobre 2019.
Condannato a dieci anni, il suo appello è ancora pendente. Nella sentenza la Cedu afferma che "non esistevano motivi sufficienti per ordinare la detenzione preventiva di Bakirhan" e che questa ha anche violato il diritto dell'ex sindaco alla libertà d'espressione. I giudici ritengono che "le attività contestate a Bakirhan hanno un carattere chiaramente politico" e fanno parte del dibattito politico in una società democratica.
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