BRUXELLES - "Faccio appello agli Stati membri ad estendere il regime di sanzioni nei confronti del regime bielorusso responsabile di questi attacchi ibridi". Lo dichiara la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen in merito alla crisi dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia.
"L'Ue esaminerà in particolare come sanzionare, anche inserendole in una lista nera, le compagnie aeree di Paesi terzi attive nella tratta di esseri umani", aggiunge von der Leyen, spiegando che Bruxelles esaminerà anche "con le Nazioni Unite e le sue agenzie specializzate come prevenire lo svilupparsi di una crisi umanitaria e garantire che i migranti possano essere rimpatriati in sicurezza nel loro paese di origine, con il sostegno delle autorità nazionali".
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato con i primi ministri di Polonia, Lituania e Lettonia "per esprimere la solidarietà dell'Ue" e discutere con loro le "misure da adottare per sostenerli nei loro sforzi" per affrontare la crisi dei migranti innescata dalla Bielorussia. Lo riferisce la stessa von der Leyen sottolineando che "la strumentalizzazione dei migranti a fini politici" da parte di Minsk "è inaccettabile".
"Le autorità bielorusse devono capire che fare pressioni in questo modo sull'Unione europea attraverso una cinica strumentalizzazione dei migranti non le aiuterà a raggiungere i loro scopi", ha aggiunto von der Leyen, riferendo anche che il vicepresidente Ue Margaritis Schinas, in coordinamento con l'alto rappresentante Josep Borrell, "si recherà nei prossimi giorni nei principali Paesi di origine e di transito per garantire che agiscano per evitare che i propri cittadini cadano nella trappola tesa dalle autorità bielorusse".
"La reazione al dittatore Lukashenko deve essere compatta e determinata. Sono necessarie sanzioni più severe contro di lui e il suo entourage. Il messaggio dell'Ue deve essere: basta. Gli Stati dell'Unione europea dell'est hanno bisogno rapidamente di aiuto". Lo ha scritto il leader del gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber, su Twitter.
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