/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ok Consiglio Ue a salario minimo, parte iter negoziale

Ok Consiglio Ue a salario minimo, parte iter negoziale

Orlando, avvio negoziati Ue buona notizia

06 dicembre 2021, 15:00

Redazione ANSA

ANSACheck

Ok Consiglio Ue a salario minimo, parte iter negoziale - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Via libera del Consiglio Ue all'avvio dei negoziati per l'introduzione del salario minimo europeo. L'ok alla proposta della Commissione è arrivato dalla riunione dei ministri europei per il Lavoro e le Politiche Sociale segna l'inizio formale dell'iter negoziale con l'Europarlamento, che ha già dato via libera alla procedura. "Non possiamo accettare che persone che mettono tutta la loro energia per il lavoro non possano permettersi standard dignitosi di vita. Questa legge sarà un grande passo per un equa retribuzione", è il commento di Janez Cigler Kralj, ministro del Lavoro della Slovenia, presidente di turno del Consiglio Ue.

La direttiva Ue per l'introduzione del salario minimo dà "una risposta forte a due fenomeni che caratterizzano il mercato del lavoro: il dumping salariale e la presenza di molti lavoratori poveri", che "purtroppo segnano il mercato del lavoro italiano". Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine del Consiglio Lavoro e Politica sociale a Bruxelles, sottolineando che il via libera all'avvio dei negoziati è "una buona notizia per l'Europa ma anche per l'Italia". Si tratta di "un passo importante nella direzione della costruzione di un'Europa sociale", ha evidenziato Orlando, spiegando che "la direttiva definisce il percorso attraverso cui i Paesi possono rafforzare la contrattazione".

Rispondendo a una domanda sull'evoluzione della situazione nel mercato del lavoro italiano, il ministro si è soffermato sul nodo dei contratti pirata, che aggrava la questione salariale. "Nell'arco di pochi anni il numero dei contratti è raddoppiato, non significa di per sé che tutti siano contratti pirata ma molti lo sono - ha spiegato -. Quindi o si disciplina meglio la contrattazione o si introduce un salario minimo, oppure come io credo sia possibile si combinano i due interventi: regole più chiare per la contrattazione agganciate anche a regole che definiscono un salario minimo".

"Ci troviamo di fronte a una tappa decisiva per la realizzazione di un'Europa sociale", aveva detto il ministro nel corso della sessione pubblica del Consiglio, dove i ministri responsabili hanno concordato la loro posizione sulla direttiva europea sul salario minimo per dare il via ai negoziati con il Parlamento Ue.

"Credo fermamente che la direttiva in discussione ponga le basi metodologiche corrette per orientare gli Stati membri nell'affrontare" la questione salariale, ha sottolineato il ministro, evidenziando che in Italia la situazione è "aggravata dai contratti pirata" ed è pertanto cruciale promuovere una "contrattazione collettiva di qualità". Su questo aspetto, la direttiva Ue "riconosce opportunamente la specificità, le prerogative, i principi e i valori costituzionali degli Stati membri".

"Sappiamo che l'equilibrio raggiunto è molto sensibile e che si aprirà confronto delicato con il Parlamento, sono certo che con il dialogo sapremo trovare la strada giusta per proseguire nella costruzione di una Unione socialmente forte, equa ed inclusiva - ha aggiunto il ministro -. La direttiva dice una cosa di grande valenza politica: non è accettabile che il lavoro condanni a una condizione di povertà, di quest'affermazione dovremmo essere tutti pienamente soddisfatti".

Al termine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles, Orlando ha inoltre ricordato che "nei prossimi giorni la Commissione europea disporrà un pacchetto di interventi" dedicati alla tutela dei rider, i lavoratori delle piattaforme digitali come Uber e Deliveroo, "non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta tempestiva" e "integreremo con strumenti nazionali anche il percorso che si va definendo a livello europeo".

Nei giorni scorsi l'Italia aveva scritto una lettera a Bruxelles insieme ad altri Paesi Ue per sollecitare un'iniziativa comunitaria per disciplinare queste categorie di lavoratori. "L'Italia - ha concluso Orlando - è già intervenuta con un protocollo per contrastare il caporalato, che non riguarda purtroppo solo l'agricoltura ma anche settori tecnologicamente avanzati, ma questo non è sufficiente".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.