BRUXELLES- Serve "più spazio di manovra" per fare gli investimenti necessari a sostenere la crescita e garantire il welfare delle nuove generazioni e le regole del Patto di stabilità "non devono impedirci di farlo". Questa, in sintesi, la posizione espressa nell'editoriale firmato da Draghi e Macron sul Financial Times online.
Già prima della pandemia le regole fiscali europee "avevano bisogno di essere riformate. Sono oscure e troppo complesse. Abbiamo bisogno" di un quadro normativo "credibile, trasparente e capace di contribuire all'ambizione di costruire un'Europa più forte, sostenibile ed giusta", aggiungono il premier italiano e il presidente francese. "Non c'è dubbio sulla necessità di ridurre il livello del nostro indebitamento - scrivono - ma non possiamo pensare farlo attraverso maggiori tasse o tagli insostenibili alla spesa sociale".
"Pieno sostegno ai presidenti Draghi e Macron che nel loro appello pubblicato sul Financial Times dimostrano di essere i due leader coraggiosi e lungimiranti di cui l'Unione europea ha bisogno per realizzare quel percorso di trasformazione verso una comunità più forte e giusta, sovrana e democratica, un'Europa all'altezza delle gradi sfide globali che abbiamo davanti". Così in una nota l'eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo, Sandro Gozi.
"Abbiamo bisogno di una nuova strategia per gli investimenti e per la crescita che abbandoni quelle ideologie obsolete che hanno rappresentato un freno negli ultimi decenni e che guardi invece con coraggio all'Europa del 2030. Servono più investimenti, nuove regole fiscali, una forte spinta all'autonomia strategica europea, industriale e della difesa", prosegue Gozi. "In questo senso la prossima presidenza di turno francese dell'Ue, unita alla road map italo-francese del Trattato del Quirinale, rappresentano un'occasione storica per riformare l'Unione che dobbiamo assolutamente sfruttare", conclude la nota.
"La lettera pubblicata dal Financial Times a firma di Draghi e Macron segna un punto di svolta per la politica comunitaria. Un posizionamento che, inoltre, può essere considerato la prima emanazione del recente accordo tra Italia e Francia, il cosiddetto Patto del Quirinale". Così in una nota l'europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno.
"Il nostro Paese, grazie al governo guidato da Mario Draghi, si sta affermando come riferimento strategico per l'Unione Europea, acquisendo progressivamente un'autorevolezza in grado di incidere sui processi decisionali. La lettera pone l'accento sulla necessità di riformare le regole di bilancio, che in diverse parti appaiono superate e poco funzionali agli attuali scenari", prosegue la nota.
"Bisogna semplificare, introducendo nuovi parametri di equità e puntando con forza su investimenti pubblici sostenibili che non vengano compressi da gabbie pregiudiziali. Troppo spesso si è fatto ricorso ad aggiustamenti di bilancio calati dall'alto e applicati meccanicamente, senza valutare gli effettivi fabbisogni. La lettera di Draghi e Macron evidenzia come una graduale riduzione dell'indebitamento possa essere compatibile con un approccio espansivo, che sappia rimuovere le sacche di inefficienza senza soffocare la spesa sociale", conclude l'eurodeputata.
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