"L'intensità dei contagi a seguito della variante Omicron ci ricorda che la crisi sanitaria non è prevedibile e richiede un'attenzione costante. La crisi continua ad avere un forte impatto sulla vita economica e sociale degli Stati membri, e ci porta a rivalutare continuamente i parametri per gestire questa crisi. Questa situazione richiede più che mai una risposta coordinata da parte degli Stati membri". È quanto si legge nel comunicato finale della riunione straordinaria dei ministri della Salute Ue, convocata dalla presidenza francese. Nell'incontro c'è stata "convergenza su un maggior coordinamento delle strategie nazionali".
Nel corso della riunione, svoltasi in videoconferenza, sono stati trovati alcuni punti di "convergenza": "intensificare lo sforzo per aumentare la copertura vaccinale primaria (vaccino a dose singola o vaccino a 2 dosi) e aumentare le dosi di richiamo; continuare la condivisione di informazioni tra Paesi sui dati utili per l'efficace dispiegamento della campagna di richiamo in caso di eventuale somministrazione di una quarta dose; mobilitare tutti gli strumenti messi in atto dall'Unione Europea, come la politica europea per l'acquisto congiunto di vaccini e medicinali contro il Covid, alla luce degli ultimi dati disponibili: intensificare la solidarietà internazionale dell'Unione Europea. Le risorse disponibili devono garantire che la somministrazione di una quarta dose non avvenga a scapito della politica europea di solidarietà vaccinale".
"Il nostro costante coordinamento negli ultimi due anni è stato una delle basi del successo della nostra risposta alla pandemia. Frammentazione e messaggi discrepanti tra di noi aumentano l'incertezza, indeboliscono la fiducia nella vaccinazione e riducono il senso di accettazione delle misure di sanità pubblica e delle raccomandazioni che noi facciamo ai cittadini". Lo aveva detto la commissaria Ue Stella Kyriakides intervenendo alla riunione straordinaria.
"Importante discussione con i ministri Ue della Salute per una risposta comune al Covid. La scienza è chiara sui prossimi passi da prendere per i cittadini: aumentare la diffusione della vaccinazione e provvedere a un booster aggiuntivo, specialmente per i più vulnerabili", ha scritto in un tweet Stella Kyriakides mentre ha inizio la riunione straordinaria dei 27 ministri europei.
Sul tavolo la variante Omicron, "che rappresenta un forte rischio di destabilizzazione per la vita economica e sociale degli Stati membri", spiega la presidenza francese. L'adattamento dei vaccini, la messa in campo della quarta dose e il tema della "convergenza delle strategie nazionali" gli altri temi dell'incontro.
Sulla quarta dose "l'evidenza scientifica deve essere il nostro punto di partenza. Se i dati conclusivi" delle ricerche in atto "prevedranno la quarta dose, dobbiamo essere pronti ad agire", ha aggiunto Kyriakides alla riunione. "Quel che non dobbiamo dimenticare, agendo con urgenza, è che ci sono milioni di europei non vaccinati. Su questo dobbiamo concentrare le energie adesso" e "dobbiamo aumentare il nostro livello di immunizzazione collettiva a tre dosi", ha proseguito Kyriakides. E la commissaria, sul tema dell'adattamento dei vaccini ad Omicron, ha ribadito che "i contratti con i nostri fornitori ci assicurano anche le prossime generazioni dei vaccini. Faccio appello a voi a stare pronti, a prendere decisioni in maniera rapida e fare ordini non appena le aziende farmaceutiche vi informeranno di aver adattato i vaccini. Ema è pronta a valutare i dati così da pervenire ad un'eventuale autorizzazione in maniera rapida".
Nel corso del briefing quotidiano, i portavoce della Commissione Ue hanno sottolineato: "La Finlandia ha deciso di ridurre le sue restrizioni" per l'ingresso nel Paese, " ce ne felicitiamo e ci auguriamo che prossimamente avremo altre decisioni" nella stessa direzione dai Paesi membri. "Al momento siamo in una situazione in cui Omicron è in tutta l'Europa, gli esperti e Ecdc ci dicono che le misure per guadagnare tempo sono meno efficaci. Per questo incoraggiamo i Paesi a ritornare ad un approccio più coordinato", spiegano da Palazzo Berlaymont. Rispondendo ad una serie di domande sulla giungla di misure che al momento viene registrata in Europa il portavoce dell'esecutivo europeo, Eric Mamer, ricorda come le raccomandazioni della Commissione hanno l'obiettivo di "facilitare la libera circolazione" nell'Unione. Tuttavia, sottolinea Mamer, "cosa accade in uno Stato membro è responsabilità dello Stato. Loro possono decidere se con il Green Pass possono avere accesso o meno in un luogo".
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