BRUXELLES - "Dopo due anni di duro lavoro abbiamo un piano e quel piano è la bussola strategica sulla difesa comune. Ma i piani vanno attuati, sennò non servono a nulla. Questa è la sfida e non sarà facile. Per la prima volta però abbiamo un impegno da parte degli Stati membri, con un cronoprogramma chiaro. Io vigilerò perché gli impegni siano mantenuti". Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borell incontrando un gruppo di testate internazionali, tra cui l'ANSA.
"Nessuno parla di un esercito europeo, la bussola strategica non si occupa di questo. Continueremo ad avere 27 eserciti separati. Ma rispetto alla situazione attuale ci sono delle novità: dei gruppi di battaglia (battlegroups) aggiornati e dei moduli militari, composti dai Paesi membri, da cui 'pescare' per costituire quella forza di intervento rapido europeo, si parla di 5 mila unità ma possono essere di più o di meno, più adatta a rispondere ad una determinata sfida specifica".
Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borell incontrando un gruppo di testate internazionali, tra cui l'ANSA. Inoltre l'Ue si doterà di una sorta di "Stato Maggiore" - ovvero un struttura di "comando e controllo" - incardinata a Bruxelles.
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