BRUXELLES - Nella prima metà del 2022 gli ingressi irregolari nell'Ue sono cresciuti dell'84% rispetto allo stesso periodo del 2021 arrivando a quota 114.720. L'aumento più significativo è stato registrato sulla rotta dei Balcani occidentali, che ha rappresentato la metà di tutti i rilevamenti con 55.321 attraversamenti illegali, quasi tre volte il totale rispetto ai primi sei mesi del 2021. I dati sono stati resi noti oggi da Frontex, l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne Ue.
Nel Mediterraneo centrale, cioè la rotta che porta i migranti verso l'Italia, l'aumento del flusso è stato del 23% rispetto ai primi sei mesi del 2021 per un totale di 25.164 casi registrati. Un'impennata degli arrivi (+141%) è stata registrata anche per gli ingressi illegali sulla frontiera terrestre orientale, sebbene il numero complessivo di ingressi sia stato di appena 2.452.
Resta elevato anche il numero di rilevamenti sulla rotta del Mediterraneo orientale con 17.957 arrivi (+125%) a causa del numero costante di arrivi a Cipro (12.407). Quanto alle nazionalità maggiormente presenti tra i migranti, Frontex segnala tra l'altro che sulla rotta balcanica sono stati soprattutto siriani, afghani e turchi ad attraversare i confini dell'Unione. Sono 7,2 milioni le persone fuggite dall'Ucraina in Ue dall'inizio della guerra, di cui 6,3 milioni di ucraini, ha reso noto Frontex, specificando che questa categoria non rientra nel conteggio degli ingressi illegali rilevati.
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