L'attentato ad Alexander Dugin, in cui è rimasta uccisa la figlia Darya, ha tutti gli ingredienti del mistero. Di chiaro non c'è ancora nulla se non che, al contrario di quanto sostenuto dai separatisti del Donbass, il filo d'Arianna che conduce ai mandanti non porterebbe a Kiev, bensì a Mosca. E che le ripercussioni saranno "profonde". La matrice, dunque, sarebbe interna. O almeno, questa è la teoria che prevale in di diversi circoli di osservatori. Sulle ragioni, però, le speculazioni non mancano. Anzi, si arrivano a disegnare scenari contrastanti. Dugin, benché la sua reale influenza sul pensiero (e l'agire) di Vladimir Putin sia oggetto di dibattito in Russia (la maggioranza ritiene sia minima), resta uno dei padri del neo-nazionalismo e neo-imperialismo russo.
L'ideologo dell'eurasianismo, che con i suoi libri ha tentato di costruire l'idea di una terzietà della cultura russa rispetto all'Europa e all'Asia, recentemente si è dichiarato a favore del conflitto totale con l'Occidente, pur di chiudere vittoriosamente il capitolo ucraino. L'attacco nei suo confronti può dunque valere come 'messaggio' o 'avvertimento' contro la falange estremista e guerrafondaia delle élite - lo scontento tra i militari per la conduzione della guerra, ad esempio, è sempre più consistente. D'altro canto, però, si segnala che la morte di Dugin sarebbe potuta servire per giustificare, in Russia, un'ulteriore escalation del conflitto e dipingere l'Ucraina come uno stato sponsor del terrorismo (ribaltando così l'accusa di Kiev nei confronti di Mosca); in questo caso, allora, il filo conduce più verso il blocco FSB-Cremlino e l'assassinio del filosofo nero un tassello necessario di un disegno più ampio.
Secondo il centro analisi R.Politik, l'attentato "in primo luogo provocherà una radicalizzazione del campo conservatore, che ha perso uno dei 'suoi' e vorrà vendicarsi dimostrando la propria intransigenza e durezza". Non solo. Per R.Politik le ripercussioni saranno "profonde" poiché "nella situazione attuale conta solo che le future decisioni di Putin appaiano deboli e meno legittime agli occhi di una parte scioccata dell'élite e della società conservatrici". "L'assassinio di Dugina - ipotizza allora il centro analisi - crea le condizioni per la formazione di una richiesta di leadership politica più radicalizzata rispetto a Putin stesso. E il Cremlino non sarà in grado di soddisfarla". Ecco, come si diceva in apertura le ipotesi non mancano. Ultimo dettaglio: se prevarrà, a livello ufficiale, la linea della pista ucraina i servizi di sicurezza (l'FSB in questo caso) non ci faranno una bella figura. Sia come sia, il caso mostra quanto la guerra in Ucraina inizi ad avere effetti e conseguenze serie anche sul fronte interno.
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