La Germania apre all'emissione di debito comune della Ue per finanziare le misure a sostegno dell'economia dei paesi dell'area euro di fronte allo shock energetico. Lo scrive la Bloomberg citando fonti vicine al Governo tedesco, secondo cui il dietro-front del cancelliere Olaf Scholz arriverebbe dopo le critiche per il piano di aiuti tedesco da 200 miliardi di euro e sarebbe condizionato al fatto che i fondi siano sborsati sotto forma di prestito, e non sovvenzioni. Lo schema di lavoro sarebbe il programma pandemico Sure con cui la Ue ha fornito aiuti fino a 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti.
Secondo l'agenzia Bloomberg, Scholz avrebbe segnalato una disponibilità a finanziare gli aiuti a margine del summit Ue di Praga la scorsa settimana. Un dietrofront rispetto alla precedente chiusura dopo le critiche per il pacchetto tedesco di aiuti che avrebbe svantaggiato economie con minori margini di bilancio, come l'Italia, e rispetto alla spesa massiccia che sarà richiesta ai Paesi europei per fronteggiare le difficoltà sul fronte energetico. I dettagli del nuovo programma non sarebbero ancora definiti, ma la potenza di fuoco del pacchetto sarebbe comunque inferiore ai 724 miliardi del recovery fund dispiegato dall'Ue durante la pandemia, che peraltro Scholz aveva contribuito a progettare da ministro delle Finanze.
Von der Leyen: "Rivalutare il bilancio Ue per sfide comuni"
Nel bilancio Ue "le risorse e le flessibilità sono estremamente limitate - ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo in videocollegamento alla conferenza annuale sul budget Ue -. Il nostro bilancio non è stato concepito per affrontare sfide multiple" come la guerra in Ucraina. "Era stato concepito nel 2020 e molte sfide sono emerse solo successivamente". "Se vogliamo continuare a utilizzare il bilancio dell'Ue per dare delle risposte comuni alle sfide comuni dobbiamo fare una rivalutazione". La Commissione "farà una valutazione dei fabbisogni che emergono e delle nuove situazioni geopolitiche".
"Prevediamo che la finalizzazione" dell'intesa sulla proposta legislativa della Commissione sul gas sarà "a novembre, quando sarà convocato un nuovo Consiglio Affari Energia straordinario". Lo ha spiegato un alto funzionario europeo sottolineando come, nel Consiglio Affari Energia di questa settimana la Commissione "chiarirà" i contenuti della sua proposta, che andrà invece sul tavolo della riunione dei ministri competenti il 25 ottobre. Il summit dei leader del 20 e 21 a Bruxelles servirà "a togliere ogni possibile ostacolo dal raggiungimento di un'intesa", ha aggiunto la fonte europea.
"Noi come Commissione entro le prossime due settimane arriveremo ad una proposta per calmierare i prezzi dell'energia e dell'elettricità. L'obiettivo è ridurre i prezzi a un certo livello senza mettere in pericolo la sicurezza dell'approvvigionamento", ha detto von der Leyen in una dichiarazione alla stampa da Tallin dopo l'incontro con la premier estone Kaja Kallas.
Vestager: "Le eccezioni sugli aiuti di Stato siano ben giustificate"
"Qualsiasi eccezione" sugli aiuti di Stato "che facciamo in nome della crisi deve essere ben giustificata e contenuta negli accordi di flessibilità previsti dalle nostre regole di concorrenza". Lo ha indicato la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, nel corso di una conferenza a Praga. "Sottolineo un punto semplice, che vale la pena evidenziare nell'attuale dibattito: i mercati competitivi non sono un lusso di cui godere nelle tranquille giornate di sole. Sono una necessità, tanto più quando il tempo si fa tempestoso", ha detto Vestager. "Proteggere la concorrenza - ha aggiunto - è una questione di equità".
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