BRUXELLES - "L'idea che ogni vita persa in mare è una vita persa di troppo e che dobbiamo tutti fare tutto il possibile per evitare che ciò accada di nuovo è sempre nei pensieri della presidente" Ursula von der Leyen. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Dana Spinant rispondendo alle domande dei giornalisti sul naufragio di ieri al largo della Libia.
"Una parte del sostegno dell'Ue alla Libia è cercare di stabilizzare la situazione e potenziare le loro capacità di gestione delle frontiere", alla guardia costiera libica "arriveranno altre imbarcazioni", ha aggiunto la portavoce della Commissione Ana Pisonero rispondendo alle domande dei giornalisti sul naufragio di ieri al largo della Libia. "Non posso dare annunci rispetto alle tempistiche, ma vediamo chiaramente che c'è una necessità di rafforzare la capacità libica, perché non sempre hanno i mezzi" per gestire le frontiere, ha aggiunto, sottolineando che "quando ci sono persone in pericolo è obbligatorio intervenire".
Al prossimo Consiglio Europeo non sono previste "nuove conclusioni" sul tema della migrazione ma solo "una discussione" tra i leader, che verranno aggiornati su quanto fatto in queste settimane dalla Commissione e dalla Presidenza di turno svedese. Lo fa sapere un alto funzionario europeo.
L'operazione navale europea "Irini non può operare nelle acque della Libia, le operazioni di ricerca e soccorso in acque libiche sono autorizzate solo per le imbarcazioni libiche", ha detto il portavoce della Commissione europea Peter Stano rispondendo alle domande dei giornalisti sul naufragio di ieri al largo della Libia. "Le navi di Irini pattugliano un'area determinata dall'accordo dagli Stati membri e questa area non è la rotta principale dei migranti", ha spiegato, sottolineando che il suo "compito primario" è "vigilare sull'applicazione dell'embargo Ue sulle armi alla Libia".
"Spero che saremo in grado di finalizzare il Patto sulla migrazione prima della fine del mandato e il Consiglio Ue andrà a Strasburgo questa settimana, dove si tiene la plenaria del Parlamento Europeo, per convincere i gruppi politici ad andare avanti e compiere progressi sull'approvazione delle varie legislazioni di cui è composto il Patto". Lo ha detto un alto funzionario europeo a conoscenza diretta del dossier.
"Smantellare le attività dei trafficanti di migranti è un obiettivo che tutti vogliamo perseguire a livello europeo, sono persone sconsiderate che si stanno arricchendo alle spalle della disperazione e dei rischi che si assumono i migranti per raggiungere l'Europa". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Dana Spinant rispondendo a una domanda sulla stretta su trafficanti e scafisti prevista nel nuovo decreto legge del governo Meloni. "Si tratta di un obiettivo che molto chiaramente condividiamo tutti", ha aggiunto.
"I leader - ha aggiunto - vogliono davvero vedere risultati e il dibattito è molto più sereno rispetto al passato: la visita di Mark Rutte in Italia mostra che i Paesi destinatari dei movimenti secondari sono disposti a cooperare con i Paesi di primo ingresso, ed è un segno positivo". "Sulla questione ora c'è fiducia tra i leader e si spera che si possa davvero concludere sul Patto".
La fonte nota che le differenze però "restano" e la questione ad esempio della "Ricerca e Soccorso (Sar)" in mare, così come del ruolo delle ong, resta "altamente problematica" e tra i leader non vi è ancora consenso su come procedere - benché rispetto al passato vi sia "un approccio più severo". Laddove c'è invece consenso, come "sui rimpatri", si vuole invece andare spediti ma qui serve il contributo di "diversi attori", ad esempio "la Commissione" o anche "i vertici degli Stati membri".
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