STRASBURGO - "Un importante incontro per dire no alla messa al bando delle auto a benzina e diesel: il solo elettrico significa fare un regalo alla Cina, licenziare in Italia, licenziare in Europa, non aiutare l'ambiente". Lo ha detto il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al termine della riunione con i suoi omologhi a Strasburgo. "La transizione ecologica è fondamentale ma non va avanti a colpi di multe, divieti, obblighi, penalizzazioni, e di tasse. Questo sia sulla casa che sulle auto. Evviva la transizione ecologica ma non imposta per legge da Bruxelles", ha aggiunto.
A Strasburgo i Ministri dei Trasporti Ue che chiedono di ripensare lo stop ai motori tradizionali dal 2035, hanno ribadito la netta contrarietà al Regolamento Euro 7, ed espresso grande irritazione per la chiusura al dialogo da parte della Commissione, a partire dallo stesso Vicepresidente Timmermans, nonché confermato dubbi e forti perplessità sul dossier CO2. Lo sottolineano fonti del Mit al termine della riunione del vice premier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini con sette suoi omologhi europei. In particolare, continuano le stesse fonti, è stata confermata la piena sintonia tra Roma, Berlino e Varsavia.
La riunione è stata promossa dal Ministro ceco Martin Kupka. Sono intervenuti in presenza i responsabili dei Trasporti di Repubblica Ceca, Italia, Germania e Polonia, mentre i colleghi di Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo si sono collegati dalle rispettive Capitali. Salvini ha ribadito la "grande soddisfazione" per l'incontro, sottolineando l'esigenza "di difendere posti di lavoro e imprese", senza dimenticare "la necessità di essere indipendenti dalla Cina" che è leader incontrastata dell'elettrico ma che inquina molto di più rispetto all'Europa che infatti deve puntare anche sui biocarburanti.
Salvini ha quindi sottolineato che i Ministri dei Trasporti non dovranno più subire scelte calate da Commissari che si occupano di altri temi, come successo per lo stop ai motori tradizionali dal 2035. E ha evidenziato "la schizofrenia dell'Europa" che da una parte accelera sull'elettrico e dall'altra boccia il nucleare come fonte energetica green.
"Sono fiducioso sul fatto che potremo fare progressi questa settimana" nella disputa sullo stop Ue ai motori a benzina e diesel nel 2035. Lo ha detto il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, parlando ai cronisti tedeschi al termine del vertice a Strasburgo con gli omologhi Ue scettici sull'accordo e sugli standard Euro 7 per l'automotive. "I colloqui che abbiamo avuto hanno portato molta chiarezza. Sappiamo che ci sono ancora ostacoli da superare", ma "qualsiasi soluzione che consenta l'approvazione" dell'uso dei "carburanti sintetici dopo il 2035 è una buona soluzione per noi", ha evidenziato.
"Costringere tutto il continente a passare solo all'elettrico senza altre soluzioni significa consegnarsi mani e piedi, economia alla Cina e quindi col ministro portoghese, slovacco, rumeno, ceco, e contiamo di essere maggioranza per dire che è la transizione ecologica è fondamentale ma non può essere fatte con imposizioni, obblighi e divieti". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a 24 Mattino su Radio 24, circa gli incontri di ieri a Bruxelles, sottolineando che "l'elettrico costa di più e nel suo ciclo completo inquina di più".
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