BRUXELLES - Il crac della Silicon Valley Bank negli Stati Uniti "sottolinea l'importanza che l'Europa continui a fare progressi sull'unione bancaria". Lo ha detto al Financial Times Paschal Donohoe, presidente dell'Eurogruppo, il coordinamento dei ministri delle finanze dell'Eurozona. Parlando dopo il crollo delle azioni del Credit Suisse, Donohoe ha affermato che "nessuno di noi potrà mai essere assolutamente sicuro di dove possa provenire il prossimo rischio". "Il più grande antidoto" è accelerare i lavori per rafforzare le norme dell'Ue per trattare con i creditori insolventi.
Bruxelles, ricorda il Financial Times, ha lavorato a un disegno di legge sulla gestione delle crisi per le banche che garantirebbe un trattamento più coerente dei prestatori che si trovano nei guai, riducendo il rischio di attingere fondi pubblici. La legislazione era prevista all'inizio di questo mese, ma è stata ritardata. Dopo il crollo di Silicon Valley Bank secondo, il quotidiano, si vorrebbe che venisse presentata il prima possibile. Lo scorso anno l'Eurogruppo ha sospeso i piani sull'Unione bancaria per le contrapposizioni tra gli Stati membri sull'idea di un sistema comune di assicurazione dei depositi della zona euro, decidendo invece di concentrarsi su un obiettivo più ristretto relativo al regime per le banche in fallimento. "Ora è il momento di andare avanti con quel lavoro", ha detto Donohoe.
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