/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Corte dell'Ue boccia ricorsi dei cittadini britannici contro la Brexit

Corte dell'Ue boccia ricorsi dei cittadini britannici contro la Brexit

'La perdita dei diritti europei è da imputare al Regno Unito'

15 giugno 2023, 12:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Corte dell 'Ue boccia ricorsi dei cittadini britannici contro la Brexit © ANSA/EPA

BRUXELLES - La Corte di giustizia dell'Unione europea ha rigettato in via definitiva i ricorsi presentati da alcuni cittadini britannici contro la Brexit per contestare la perdita dei loro diritti di cittadini europei a seguito del divorzio con l'Ue. Secondo i giudici di Lussemburgo, "la perdita dello status di cittadini dell'Unione" e "dei diritti" correlati, "è una conseguenza automatica della sola decisione sovrana adottata dal Regno Unito di recedere dall'Ue".

Con tre azioni distinte, alcuni cittadini britannici residenti nel Regno Unito e in vari Paesi membri avevano contestato senza successo davanti al Tribunale Ue l'accordo sulla Brexit, firmato dai rappresentanti di Londra e Bruxelles il 24 gennaio 2020, e il successivo via libera da parte dei Ventisette, avvenuta il 30 gennaio 2020. Stando ai ricorrenti, l'accordo di divorzio li ha privati dei diritti che avevano acquisito ed esercitato in quanto cittadini dell'Unione. Il Tribunale Ue ha però respinto in prima istanza i loro ricorsi, considerandoli irricevibili.

Una decisione confermata dalla Corte Ue che, con le tre sentenze odierne, ha respinto le impugnazioni presentate dai cittadini britannici. Nel loro pronunciamento, i giudici di Lussemburgo ricordano che "la decisione di recedere ricade esclusivamente nella sfera di volontà dello Stato membro interessato, nel rispetto delle sue norme costituzionali, e dipende quindi unicamente da una sua scelta sovrana". La perdita dello status di cittadini dell'Unione e dei diritti connessi è dunque "una conseguenza automatica della sola decisione sovrana adottata dal Regno Unito di recedere dall'Unione, e non già dell'accordo di recesso o della decisione del Consiglio" di approvare l'intesa.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.