BRUXELLES - "È importante che le autorità competenti coinvolte" nel rilascio di undici prigionieri di guerra ucraini "spieghino alla controparte ucraina cosa è accaduto, come è accaduto, qual è stato il ruolo dell'Ungheria, chi è stato coinvolto e come è stato gestito in relazione all'Ucraina, Paese i cui cittadini sono stati fatti prigionieri di guerra dall'aggressore, la Russia". Così Peter Stano, portavoce dell'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in merito alla vicenda di undici prigionieri di guerra ucraini, consegnati da Mosca l'8 giugno scorso e trasferiti in Ungheria.
"Chiederemo alle autorità ungheresi maggiori informazioni su quanto accaduto", ha aggiunto. Gli 11 militari ucraini, tutti originari della Transcarpazia, regione nel sud-ovest dell'Ucraina a maggioranza ungherese, sarebbero stati rilasciati su proposta della Chiesa ortodossa russa in un'operazione non coordinata con Kiev. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha negato il coinvolgimento del governo nel rilascio dei prigionieri.
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