LAMPEDUSA - "Il Parlamento europeo ha richiamato tante volte all'apertura dei corridoi umanitari: c'è un vuoto, e una risoluzione adottata nel 2016 fa riferimento ai corridoi umanitari e ai visti umanitari, cioè entrate legali e sicure nell'Unione Europea". Lo ha detto, durante la conferenza stampa tenuta nella sala dell'aeroporto di Lampedusa, il presidente della commissione Libe, lo spagnolo Juan Fernando López Aguilar . "Questi sono impegni permanenti del Parlamento europeo e abbiamo richiesto nel Patto di migrazione e asilo anche di curare le vie sicure e legali di entrata nell'Unione europea", ha sottolineato.
"Se non ci sono ancora norme in vigore è perché il Parlamento non basta da solo per completare la procedura legislativa, c'è un'ultima tappa di questa procedura: il cosiddetto trilogo con il Consiglio, che ha bloccato un capitolo del tentativo di mettere in moto un patto bilanciato", ha poi aggiunto. A tal proposito López Aguilar ha auspicato "che fra le concessioni mutuali vi sia un'approvazione definitiva in questa legislatura perchè entri in vigore il prima possibile".
"Lampedusa è Europa, come Londra, Madrid, Dublino, come Parigi, Praga o Budaspest, ha bisogno e merita una risposta migliore di quella che ha ottenuto fino ad ora", ha detto il socialista spagnolo da due giorni sull'isola con i componenti della commissione.
"Indipendentemente dalle differenze politiche, tante nel Parlamento Europeo e nella commissione Libe, questo è un punto fermo: l'isola dovrebbe essere riportata verso il cuore del vecchio continente che è il Parlamento europeo", ha rimarcato l'eurodeputato. "Riconosciamo lo sforzo italiano di solidarietà; questi trasferimenti dall'hotspot verso la Sicilia o il continente sono ammirevoli, costano tantissimi soldi e hanno un parallelo con quello che si vive anche in Spagna, dove tutti i giorni arrivano barconi alle Canarie", ha rimarcato l'eurodeputato.
In missione anche gli europarlamentari Annalisa Tardino (Lega) e Giuseppe Milazzo (Fdi), membri della commissione. "È inaccettabile che il peso dell'immobilismo delle istituzioni Ue e delle mancate scelte a livello europeo ricada totalmente sulle spalle dell'isola, della sua amministrazione e dei suoi abitanti", hanno affermato in un comunicato stampa i leghisti. I due politici hanno garantito "massimo impegno affinché la voce di Lampedusa sia ascoltata anche a Bruxelles, in tutte le sedi". Per questo abbiamo reso l'impegno di farci promotori di iniziative al Parlamento Europeo, coinvolgendo anche la presidente Roberta Metsola, al fine di ottenere fondi speciali e provvedimenti per Lampedusa, per le Isole Canarie e per tutte le isole che in Europa soffrono le conseguenze dell'immigrazione senza limiti".
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