BRUXELLES - La situazione in Russia dopo la fallita insurrezione di Wagner, la controffensiva ucraina e il sostegno dell'Ue a Kiev, il rafforzamento della a cooperazione tra Unione europea e Nato: questi i temi al centro della prima parte dei lavori del Consiglio Europeo che sta per prendere il via a Bruxelles. A segnare l'avvio del vertice, l'incontro tra i leader dei 27 e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg previsto per le 13. Successivamente i 27 ascolteranno, come di consueto, il discorso della presidente del Pe Roberta Metsola per passare poi a discutere di Ucraina con un intervento da remoto del presidente Volodymir Zelensky. L'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è previsto per le 12.30. Sull'agenda del Consiglio Europa anche il rafforzamento della difesa europea, l'esame della situazione economica, il dossier migranti e le relazioni con la Tunisia nonché i rapporti con la Cina.
In vista del vertice, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha scritto su twitter di essere "lieta di presentare oggi con Jens Stoltenberg i risultati della task force congiunta Ue-Nato sulla resilienza delle infrastrutture critiche. Il documento individua le principali sfide per la sicurezza nei settori dell'energia, dei trasporti, delle infrastrutture digitali e dello spazio. Seguiremo insieme le sue raccomandazioni".
"Aumentare l'impegno, sfruttando appieno le sinergie, ad esempio nel caso di un grave pericolo o di un cambiamento significativo del contesto di sicurezza; promuovere l'impegno tra gli alleati, gli Stati membri e il settore privato, anche in materia di strumenti di sicurezza incorporati nel design per le infrastrutture critiche; organizzare discussioni specifiche basate su scenari concreti, anche attraverso il 'Foresight Seminar' Ue-Nato e con il sostegno del Centro europeo di eccellenza per il contrasto alle minacce ibride". Sono alcune delle raccomandazioni contenute nel rapporto finale della task force Ue-Nato per aumentare la resilienza delle infrastrutture critiche. Serve anche "rafforzare il dialogo strutturato sulla resilienza e il dialogo strutturato sulla mobilità militare e ampliare i colloqui esistenti tra gli staff su cibernetica, spazio, marittimo ed energia, nonché tra lo Stato maggiore internazionale della Nato e lo Stato maggiore dell'Ue", continua il rapporto. Il documento indica quattro settori di intervento prioritario: energia, trasporti, infrastruttura digitale e spazio. "Il crescente utilizzo di fonti di energia rinnovabili e l'elettrificazione possono rafforzare la resilienza perché aumentano la diversità delle fonti e l'autonomia e riducono la dipendenza da un unico sistema centrale", nota in un passaggio il rapporto sottolineando però che "la maggiore dipendenza dalle energie rinnovabili comporta anche potenziali vulnerabilità della catena di approvvigionamento, poiché molti dei loro componenti critici sono ancora in gran parte concentrati al di fuori della Nato e dell'Ue".
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