BRUXELLES - In passato "alcuni Stati chiedevano il ricollocamento obbligatorio dei migranti, che è la negazione della volontarietà. Il Consiglio europeo del 2018 ha confermato che si tratta di una decisione volontaria degli Stati membri e noi manteniamo questa posizione". Lo ha dichiarato il premier polacco, Mateusz Morawiecki, a margine del vertice dei leader Ue.
Il primo ministro ha riferito di aver proposto una modifica al testo delle conclusioni, esplicitando che il meccanismo "è volontario e non obbligato", richiesta respinta dagli altri leader. "Per questo motivo - ha aggiunto - non possiamo accettare tali conclusioni e rimaniamo dell'idea che un referendum sia la soluzione migliore". "Tra qualche mese si terrà un referendum per chiedere ai polacchi se vogliono un Paese sicuro o se vogliono in Polonia le immagini che vedono nei Paesi dell'Europa occidentale", ha concluso. Nei giorni scorsi Varsavia ha annunciato l'intenzione di svolgere una consultazione nazionale sul meccanismo di solidarietà in autunno, referendum che potrebbe cadere nello stesso giorno delle elezioni parlamentari. Un referendum analogo si è svolto in Ungheria nel 2016.
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