BRUXELLES - "L'Ue segue con grande preoccupazione gli eventi in Niger: riaffermiamo il nostro pieno supporto al presidente Mohamed Bazoum e chiediamo l'immediato rilascio del presidente Barzoum, della sua famiglia e del suo entourage". Lo ha dichiarato la portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Nabila Massrali, soffermandosi sul tentativo di golpe in Niger, in corso in queste ore.
"Ho parlato con il presidente del Niger Mohamed Bazoum e gli ho assicurato pieno sostegno dell'Ue: condanniamo fermamente ogni tentativo di destabilizzazione del Niger e l'Ue si associa alle dichiarazioni della Unione africana e dell'Ecowas, sostiene l'ordine costituzionale e gli sforzi del presidente dell'Ecowas Patrice Talon", ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Nella mattinata di giovedì 27 luglio i militari che hanno attaccato il regime del presidente nigerino Mohamed Bazoum hanno annunciato la sospensione di "tutte le istituzioni", la chiusura delle "frontiere aeree e terrestri" e l'istituzione del "coprifuoco" dalle 22 alle 5 ora locale.
Il ministro degli Esteri e premier ad interim del governo del Niger, Hassoumi Massoudou, ha respinto il colpo di Stato militare, affermando che il suo governo rappresenta "le autorità legittime e legali" del Paese. "Il potere legale e legittimo è quello esercitato dal presidente eletto del Niger, Mohamed Bazoum", ha affermato Massoudou in un'intervista a France 24. Bazoum è "in buona salute" ed è attualmente tenuto prigioniero dai militari golpisti presso la presidenza di Niamey, ha aggiunto
Il capo di stato maggiore dell'esercito del Niger da parte sua ha annunciato di "sottoscrivere la dichiarazione" dei golpisti. "Il comando militare delle Forze armate nigerine (Fan)" ha "deciso di sottoscrivere la dichiarazione delle Forze di difesa e sicurezza", si legge in un comunicato firmato dal capo di Stato maggiore delle forze armate del Niger, generale Abdou Sidikou Issa, al fine di "evitare uno scontro mortale tra le diverse forze". Il generale sottoscrive così la dichiarazione" dei soldati golpisti, letta mercoledì sera alla televisione nazionale, che pone "fine al regime" del presidente Mohamed Bazoum, sequestrato dai membri della guardia presidenziale che hanno circondato la sua residenza.
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