BRUXELLES, 28 AGO - "Per essere credibili, credo che si debba parlare di tempi e compiti. E ho una proposta. Nel preparare la prossima agenda strategica dell'Ue, dobbiamo porci un obiettivo chiaro: credo che entro il 2030 dovremo essere pronti - da entrambe le parti - ad allargarci. Ciò significa che il prossimo bilancio a lungo termine dell'Ue dovrà includere i nostri obiettivi comuni. È un obiettivo ambizioso, ma necessario. Dimostra che siamo seri". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel nel corso della visita in Slovenia al forum di Bled.
"Lo dobbiamo fare sia per noi nell'Ue che per i nostri futuri Stati membri", ha aggiunto. "Sì, credo che ora dovremmo chiamare così i Paesi che hanno confermato la prospettiva dell'Ue. Futuri Stati membri. È tempo di sbarazzarsi delle ambiguità, è ora di affrontare le sfide con chiarezza e onestà". "La strada verso l'Ue per i Balcani occidentali è iniziata più di 20 anni fa, una regione nel cuore dell'Europa, circondata dall'Ue. Ma la lentezza di questo cammino ha deluso molti, sia nella regione che nell'Ue.
Sono d'accordo con il Cancelliere Scholz quando dice che l'Europa deve mantenere le sue promesse. Mentre parliamo, il popolo ucraino sta eroicamente difendendo il proprio Paese. Il Cremlino non sta solo attaccando un vicino libero e sovrano. Il Cremlino sta attaccando tutto ciò in cui crediamo: libertà, democrazia, prosperità e cooperazione. Per questo motivo, nel giugno dello scorso anno, abbiamo conferito lo status di candidato all'Ucraina e alla Moldavia. E lo stesso status attende la Georgia quando avrà completato i passi necessari". "Ora l'allargamento non è più un sogno. È ora di andare avanti. C'è ancora molto lavoro da fare. Sarà difficile e talvolta doloroso. Per i futuri Stati membri e per l'Ue", aggiunge Michel.
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